Eritemi solari: stop alle scottature. Come evitare di bruciarsi al sole

Proteggersi dal sole è un dovere verso sé stessi per mantenere la pelle in salute e prevenire eventuali effetti dannosi in futuro.

Finalmente ci siamo! L’estate è arrivata e bagni di sole, tintarella, abbronzatura diventano le parole-chiave della stagione. Ma perdere di vista la salute può mettere a rischio la nostra pelle. Scottature, eritemi, bruciature: sono il risultato di un’inadeguata esposizione e scarsa protezione solare.

Come evitare di scottarsi al sole? E soprattutto siamo sicuri di essere informati sulla natura e le cause di un eritema solare? L’eritema, o più comunemente scottatura, consiste in una vasodilatazione dei capillari che si traduce in un’ustione superficiale dell’epidermide. Si verifica, solitamente, dopo una prolungata esposizione al sole senza protezione. Ma anche quando si usa un filtro solare non corretto per il fototipo della pelle o si espone a fonti di raggi UV artificiali (lampade abbronzanti). Le zone più soggette a “scottarsi” sono quelle dove l’epidermide è più sottile, come viso, decolleté, spalle e busto.

Eritemi: di che tipo?

Esistono tre diversi gradi di intensità per classificare gli eritemi solari. La forma leggera si manifesta con un arrossamento della pelle che scompare dopo qualche giorno, senza desquamazione, la cosiddetta “spellatura”. Si parla di eritema medio quando vi è arrossamento, rigonfiamento (edema) e dolore al tatto: è a tutti gli effetti simile a un’ustione di primo grado. Di solito si risolve con la spellatura della cute e una conseguente abbronzatura “a pelle di leopardo”. Infine, si parla di eritema di grado intenso, quando con l’arrossamento si aggiungono vescicole o bolle, con una successiva forte desquamazione e, spesso, la comparsa di effetti collaterali quali febbre, nausea, cefalea e vertigini.

L’importanza di proteggersi dal sole

Per proteggersi dai raggi ultravioletti del sole non si può fare a meno di scegliere e impiegare un filtro solare di qualità. Qui entra in gioco il farmacista di fiducia che, non solo sa riconoscere il fototipo della pelle, ma spesso conosce anche le abitudini e i disturbi dei suoi clienti/pazienti. Infatti, l’uso quotidiano di alcuni farmaci e integratori può scatenare nel soggetto reazioni a livello cutaneo di fotosensibilità, anche a dosi limitate di raggi ultravioletti.

I rischi di far scottare la pelle (al mare, in città o in montagna)

Non scottarsi dovrebbe essere il monito a tutte le età, ma ancora di più nell’infanzia e adolescenza. Le scottature solari in età pediatrica aumentano il numero dei nei e il rischio di sviluppare melanoma in età adulta. Ridurre la dose cumulativa solare, evitando esposizioni prolungate, le ore centrali del giorno e applicando alti filtri solari sono le armi per una buona prevenzione. Non dimentichiamo che la pelle è la nostra prima difesa verso l’ambiente esterno e per questa ragione l’organo più esposto ai fattori ambientali. A dimostrarlo sono i dati di incidenza dei raggi solari nell’insorgenza di tumori cutanei e del melanoma. La pelle infatti ha una sua memoria e le scottature subite nel corso della vita vengono registrate dal nostro corpo.