Come sopravvivere all’inverno

Una stagione che se così rigida è in grado di mettere a dura prova le difese immunitarie, portando con sé malanni e sintomi influenzali.

Sonnolenza e mancanza di energia? È quasi tutta colpa dell’inverno… o quasi. Nel periodo invernale, infatti, è frequente che si verifichino spossatezza, maggiore necessità di dormire e pigrizia. Sta però a noi combattere queste condizioni con l’acquisizione di buone abitudini e un po’ di forza di volontà.

Luce e Buonumore

Sonnolenza e stanchezza sono in parte dovute alla carenza di luce tipica dei mesi invernali, che si traduce, specialmente negli individui più sensibili, in una riduzione dei livelli di serotonina. Si sa che la serotonina è un ormone che regola la felicità, l’ansia e, quindi, l’umore.

Insorge quella che viene definita “malinconia invernale”, condizione legata a un ritmo alterato di produzione di melatonina, che viene rilasciata più precocemente e più a lungo nella giornata, inducendo sonnolenza.

Per limitare questi fastidi, è consigliabile sfruttare ogni occasione per stare il più possibile alla luce del sole, preferibilmente facendo passeggiate per attenuare l’ansia e favorire il benessere psicofisico.

L’inverno a tavola

Durante la stagione invernale spesso tendiamo a cambiare le nostre abitudini alimentari: ciò anche a causa della cosiddetta “malinconia invernale”, che porta a consumare cibi ricchi di calorie per cercare di migliorare l’umore.

Ma è anche vero che quando fa freddo si tende a mangiare cibi più calorici perché si crede erroneamente che in questo modo ci si scaldi dando maggior carburante al nostro organismo.

In inverno (come in ogni stagione del resto) è consigliabile continuare a seguire una dieta sana ed evitare soprattutto a cena cibi troppo calorici, che rallentano la digestione e peggiorano la qualità del sonno.

Privilegiamo quindi nutrienti zuppe a base di crucifere (cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo nero, cavolo rosso, broccolo, cavolfiore) che sono un’ottima fonte di minerali quali potassio, magnesio, zolfo, calcio e vitamina A, C, K. Gli studi epidemiologici sull’alimentazione e il rischio di tumori dimostrano che al consumo di cavoli va attribuita una gran parte delle proprietà protettive. I cavoli, infatti, contengono sulforafano che ha attività anti-cancro. In più, sono ricchi di fibre utili per il benessere dell’intestino e hanno un apporto calorico basso (25 kcal per 100 gr.).

Oppure alterniamo minestre a base di legumi e cereali (riso e lenticchie, pasta e fagioli, pasta e ceci), fonte di proteine vegetali e amminoacidi essenziali paragonabili a quelli della carne. I legumi sono un alimento importante anche perché poveri di grassi e ricchi di fibre, utili per l’intestino. Sono inoltre dotati di fosforo, calcio e ferro.

Anche se non si direbbe, con la stagione fredda è necessario idratarsi bene per non perdere minerali, evitando gli alcolici che (contrariamente a quanto pensano in molti) non riscaldano, ma al contrario contribuiscono a disperdere il calore corporeo.

Restare attivi anche se fa freddo

L’attività fisica deve essere praticata anche d’inverno. A dirlo in questi giorni sono stati gli oltre 100 mila medici del Consulcesi Club capeggiato dal professor Leonardo Calò, Direttore UOC di Cardiologia del Policlinico Casilino. Molto spesso in inverno chi fa sport si demotiva e rimanda tutto a tempi migliori. Un atteggiamento considerato tra i più negativi perché è proprio la continuità dell’attività fisica uno degli aspetti più impattanti sulla nostra salute.

L’aria aperta, infatti, ci fa bene. Il nostro organismo risente positivamente dell’impatto dell’ossigenazione, per cui senza dubbio è da preferire rispetto all’attività svolta al chiuso. Ma attenzione a non voler strafare. Sono sufficienti anche attività moderate come lunghe passeggiate a passo veloce o jogging.

L’attenzione maggiore va posta nel riscaldamento pre e post allenamento e nell’abbigliamento tecnico e a strati. Concedendoci più tempo nella fase di riscaldamento eviteremo crampi e strappi muscolari e consentiremo al nostro sangue di distribuire ai muscoli una portata di flusso idonea. Con tessuti termici e traspiranti e un k-way riusciremo a proteggere la nostra pelle e salute dalle temperature più rigide.

Riscaldamento e sonno

Nelle abitazioni, il calore secco dei caloriferi può facilmente far disidratare il corpo. Spesso, la disidratazione altera la percezione dei cibi e fa confondere la sensazione e la necessità di bere con quella del mangiare.