Pasqua in tavola

Cosa e quanto mangiare durante le feste anche quando si è a dieta per la linea o per esigenze di salute.

Uova, agnello, dolci e naturalmente il cioccolato dell’uovo saranno i protagonisti dei pranzi del periodo pasquale. Il massimo per il gusto e la gola, ma cosa ne sarà della linea e soprattutto del nostro colesterolo e fegato? Rinunciare o buttarsi senza sensi di colpa? Il segreto, come sempre, sta nel senso della misura, anche per chi è a dieta e per chi deve tenere sotto controllo la salute.

“Gli eccessi alimentari non fanno certo bene, ma è vero anche che si possono trascorrere le feste regalandosi qualche peccato di gola” spiegano i dietisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Pasqua è meno “pericolosa” di Natale e Capodanno perché il periodo delle feste e dei pranzi in famiglia sono ridotti a pochi giorni. Il primo consiglio per concedersi un menù più sostenuto del solito cercando di non ingrassare è proprio questo: non dilatare troppo il periodo delle trasgressioni. Quindi non anticipiamo gli eccessi già una settimana prima delle feste e cerchiamo di non rimanere con troppi avanzi nel frigo. L’ideale, dunque, è non preparare quantità di cibo decisamente superiori al bisogno e condividere quello che si avanza con parenti, amici e invitati.

Per un pranzo di Pasqua salutare, i cibi tradizionali ce li si può concedere. L’agnello e il capretto, per esempio, sono carni bianche sufficientemente magre. Attenzione solo ai condimenti nella fase di cottura perché possono far lievitare le calorie e i grassi. La colomba invece è molto calorica, ma contiene anche proteine di ottima qualità, se preparata con burro e non con sostituti idrogenati. Stessa attenzione per le uova di cioccolato spesso preparate con oli vegetali idrogenati o olio di palma anziché burro di cacao. Questi prodotti, oltre a essere ricchi di grassi saturi dannosi per il cuore, sono anche meno gradevoli al gusto rispetto al burro di cacao; quest’ultimo, al contrario, è consigliabile perché contiene grassi insaturi e quindi grassi buoni.

Dolci a piccole dosi

Infine, ecco il trucco fondamentale per non trasformare un giorno di festa in un’abbuffata: contenere le dosi. Assaggiare ogni portata senza pretendere il piatto colmo per ogni nuova ricetta che arriva in tavola. Anche per i dolci, attenzione alle porzioni: per la colomba ci si potrebbe accontentare di mezza fetta (l’equivalente, per esempio, di mezza ala) e per l’uovo di un pezzetto di cioccolato, meglio se fondente.

Il cioccolato è un alimento iper-calorico che può essere inserito nella dieta, ma in base al fabbisogno energetico e nutrizionale specifico: nel cacao sono presenti antiossidanti, che hanno effetti positivi sull’organismo ed è noto che non tutti i grassi saturi sono egualmente dannosi ed alcuni, presenti nel cioccolato, sembra abbiano addirittura un effetto neutro sul colesterolo nel sangue. Inoltre il cioccolato stimola il rilascio delle endorfine, i tranquillanti naturali dell’organismo e contiene altre sostanze che agiscono sull’umore. Consumato con moderazione il cioccolato fornisce nutrimento e piacere e può anche essere considerato come parte di una alimentazione sana ed equilibrata.

Colesterolo a Pasqua

E se a concedersi i peccati di gola sono persone che soffrono di colesterolo alto o che presentano disturbi cardiocircolatori? In questi casi bisogna rispettare la “regola” delle quantità ridotte, limitando soprattutto i cibi più ricchi di grassi e colesterolo, come i dolci e le uova di gallina (mezzo uovo sodo come assaggio è l’ideale). Chi soffre di disturbi particolari, come importanti malattie del fegato, deve invece seguire le indicazioni del proprio medico prima del fai da te.

Per i bambini ogni occasione è buona per fare festa e quindi è importante che possano assaggiare in piccole quantità tutti i piatti che desiderano. Quando si tratta di bambini e adolescenti, meglio scegliere il cioccolato al latte, più ricco di calcio utile per le ossa, controllando ancora una volta che i piccoli non esagerino con le quantità.

Il post degli eccessi

Dopo il pranzo di Pasqua, meglio consumare una cena leggera, magari con un primo semplice in brodo e una fettina di carne. Digiunare o seguire diete drastiche non serve a nulla perché tra eccessi e restrizioni si aumentano le difficoltà dell’organismo e si rischia solo di peggiorare la situazione. Se alla fine i consigli non sono serviti, l’attività fisica è l’arma migliore per combattere gli eccessi. Un’attività costante e moderata, come camminare o andare in bici, aiutano a consumare una parte delle calorie accumulate. Il consiglio è di muoversi ogni giorno e non solo dopo Pasqua o Natale.