E-local, altro che e-commerce

Come seguire i trend di mercato e i bisogni dei cittadini mantenendo saldo il valore della professionalità e assistenza di chi opera in farmacia.

L’e-commerce gioca ormai la parte del leone nella gestione degli acquisti quotidiani degli italiani. E il settore farmaceutico non è escluso. In linea generale i dati rilevano una costante crescita. Si distingue il settore pharma dove pesa ancora soltanto l’1,5% (circa 155 milioni) sul fatturato registrato dalle vendite nel negozio fisico. Se guardiamo però alle previsioni degli esperti, già alla fine del 2020 ci sarà un raddoppio, per un totale stimato intorno ai 315 milioni di euro. Un quadro che si rafforza con la crescita delle richieste da parte dei cittadini per esigenze di tempo e comodità. Ma quando parliamo di salute “venduta” online dobbiamo fare i conti con molte norme e ispezioni.

E-local, quale sconosciuto

Da qui l’idea maturata già nel 2014, all’interno del network delle Farmacie Associate FAP, di lanciare il servizio di e-local. Un’intuizione che nasce dall’esigenza di molti cittadini di avere a portata di click la farmacia per gestire in maniera autonoma e rapida acquisti di primaria importanza.

Ma cosa significa e-local? Sicuramente un servizio online e digitale, ma con il luogo farmacia come punto finale dell’acquisto. Sì, perché è nella natura stessa dell’essere farmacista il principio fondamentale del consiglio professionale messo al servizio del cliente, anche di chi è solito fare acquisti online. Vendere prodotti di salute e/o di benessere vuol dire assumersi una responsabilità e richiede necessariamente un contatto diretto, affinché il farmacista possa, laddove necessario, chiedere quali altri farmaci e terapie si stiano assumendo contestualmente e a rispondere a qualunque dubbio derivante dal cliente/paziente stesso sull’uso o sulla conservazione di farmaci e integratori.

Principi e metodi

La metodologia alla base del progetto e-local del network delle Farmacie Associate FAP si fonda su tre principi base di cui il primo è il più importante: mantenere il rapporto professionale e umano tra paziente/cliente e farmacista. Il secondo è quello di offrire un servizio omogeneo e uniforme al cliente nella scelta di prodotti che caratterizzano e identificano il network, selezionati e gestiti. Il terzo principio è l’affidabilità del servizio senza alcun impegno e pagamento iniziale elettronico. Infatti, solo al ritiro in farmacia l’acquisto sarà finalizzato anche economicamente parlando, al fine di evitare frodi ed errori, ma potendo beneficiare di sconti e promozioni della farmacia, oltre alla possibilità di inserire il proprio codice fiscale per scaricare ai fini fiscali la spesa farmaceutica.

I passaggi sono semplici e pochi. Non si dovrà fare altro che scegliere i prodotti di cui si necessita sfogliando le categorie disponibili e prenotarli confermandoli. Al fine di poter associare la prenotazione a una persona fisica per poi predisporre il ritiro e comunicare i dettagli al cliente via mail, è necessario registrarsi e fare il login. Sarà il cliente a scegliere la farmacia associata Fap più vicina. Una mail di conferma indicherà gli orari di apertura della farmacia selezionata e la conferma dell’ordine andato a buon fine. Una seconda mail avviserà invece del ritiro effettivo.

Sarà davvero la chiave giusta?

Molti potrebbero pensare che sia un e-commerce “tronco” ma nel mondo dei farmaci e anche della cosmesi il parere professionale e la supervisione di un farmacista (che probabilmente ci conosce anche bene) è insostituibile e non rimandabile. Spesso anche i prodotti cosmetici potrebbero avere reazioni allergiche con alcuni farmaci e terapie e soprattutto potrebbero necessitare modi di uso, dosaggi e conservazione particolari.

Tutto questo il mondo virtuale non lo offre. La farmacia, anche quella non associata FAP, te lo garantisce.