Esperienza caduta: quella dei Capelli

In autunno, si sa, ne perdiamo di più. Cambio delle temperature, ritorno allo stress quotidiano, meno ore di luce e sbalzi di umore influenzano il loro ciclo vitale. Quale beauty routine adottare.

Caduta capelli in autunno: un’esperienza che tutti facciamo ogni anno. Perché? L’autunno, forse ancor più che in primavera, è il periodo dell’anno in cui i capelli cadono in maggiore quantità e diverse sono le motivazioni  per cui questo fenomeno accade. Di recente, la scienza ha spiegato che questo fenomeno pare essere legato all’azione di alcuni ormoni, la cui attività è influenzata dalla quantità di ore di luce disponibile. Questo cambiamento induce una variazione soprattutto nei livelli di ormoni androgeni circolanti e che sono presenti in diverse quantità sia nell’uomo che nella donna. Questi ormoni sono fortemente coinvolti nel metabolismo dei follicoli piliferi e  pertanto cambiano concentrazione proprio a seconda dei ritmi stagionali.

La caduta di capelli in autunno è un fenomeno che colpisce sia uomini che donne, principalmente a causa del cambio climatico che accelera la perdita dei capelli. Normalmente ne cadono ogni giorno una quantità stabile, ma in questo periodo il numero può crescere notevolmente. Se fino a qualche anno fa il periodo peggiore per i capelli era settembre, ora, con i cambiamenti climatici e il prolungarsi delle alte temperature, si è spostato a ottobre.

I nostri capelli seguono un ciclo di vita che varia dai due ai sei anni, e ognuno di essi cade e ricresce circa venti volte prima di morire del tutto. Si stima che ognuno di noi perda ogni giorno tra i 50 e i 70 capelli, ma in determinati periodi dell’anno, soprattutto nel cambio di stagione si arriva a perderne molti di più.

Su un cuoio capelluto sano la gran parte dei capelli si trova in fase anagen, ovvero di crescita. Il rimanente si suddivide tra catagen (la fase di involuzione) e telogen (la fase di riposo, quando cioè il capello cade).

Perché cadono i capelli a ottobre?

Un fattore importante e ormai noto da tempo è il fatto che nei mesi estivi i capelli (e i peli del corpo in generale) raggiungono la massima velocità di crescita facendo aumentare di conseguenza anche la quantità di capelli che raggiungono la  fase telogen, (cioè la fase terminale del ciclo vitale) per  prepararsi al distacco: questi sono proprio quei capelli che cadranno a distanza di qualche mese, cioè proprio nel periodo autunnale.

Nei periodi tra settembre-novembre gli ormoni, sensibili alle ore di luce, attivano un processo che sincronizza il ciclo vitale dei follicoli con un conseguente aumento del numero dei capelli che cadono.

A questi fattori, si aggiungono anche stress psichici e fisici. Al termine dell’estate, al rientro alla vita lavorativa dopo le ferie, può aumentare lo stress che può contribuire a determinare un aumento della perdita di capelli.

Anche gli stress fisici a cui sono sottoposti i capelli in estate, con un’eccessiva esposizione del cuoio capelluto al calore e ai raggi solari, i bagni in mare o in piscina, possono provocare un indebolimento del fusto dei capelli. Se lo stress o altri fattori esogeni tipici del periodo agiscono in una situazione di capelli già deboli (come ad esempio in situazioni di alopecia androgenetica) il rischio che si attivi un processo di sofferenza del bulbo pilifero e di perdita del capello è molto elevato.

Caduta stagionale o alopecia?

Durante la fase Anagen (fase di crescita del capello), il follicolo si trova in piena attività proliferativa ed il capello cresce mediamente di 0,3-0,4 mm al giorno. Segue poi la fase di involuzione (fase Catagen) in cui il capello non si allunga più. Il ciclo di vita si conclude con la fase di riposo (fase Telogen), al termine della quale il capello cadrà sotto la spinta di uno nuovo.

In autunno la quantità di capelli che cadono aumenta. Se però il rapporto fra capelli in fase di crescita e quelli in fase di involuzione, o prossimi alla caduta, si sbilancia in favore di questi ultimi, potremmo essere in presenza di una caduta anomala. Sarà quindi necessario appurare se si tratta di un fenomeno stagionale (e quindi temporaneo), oppure se la caduta ha cause genetiche.

Check-up chioma

Ci sono fattori inconfutabili che accertano, senza bisogno di analisi strumentali, se la chioma è sana o indebolita e rovinata. Il capello sciupato è essenzialmente schiarito (a causa dell’ossidazione della melanina causata dalle radiazioni solari), stopposo, tendente a spezzarsi con facilità. Il modo più semplice per verificare il danno, oltre ad analizzarne l’aspetto, è tirare il singolo capello. Se si rompe vuol dire che è devitalizzato e ha bisogno di tutte le attenzioni.

In questo mese, ai capelli vanno dedicate tante cure e coccole, quante quelle al viso. I prodotti da combinare insieme sono tanti e differenti. La detersione va affidata a shampoo composti di tensioattivi dolci. Il balsamo, cosmetico che tende a fissarsi sul capello e a restare sulla chioma anche dopo un secondo lavaggio, va usato solo una volta alla settimana per evitare di appesantire la chioma. Funziona meglio come ristrutturante la maschera. Una volta o due alla settimana, a seconda delle necessità, riesce a riparare in profondità i capelli danneggiati. Una o due volte al mese, invece, conviene massaggiare uno scrub specifico per la testa: ripulisce la superficie, svuota i follicoli piliferi da sebo e impurità e rivitalizza il bulbo pilifero. Gli ingredienti più adatti sono i ristrutturanti (come le ceramidi e la cheratina), i nutrienti (burri e oli vegetali) e i decongestionanti e rivitalizzanti (come le spezie curcuma, rosmarino, peperoncino, pepe nero, cannella e zenzero).

Abitudini salva-chioma

Evitare di lavare la testa ogni giorno. Si evita così di impoverire lo scudo protettivo dei capelli, formato da un film idrolipidico che difende la fibra dalle aggressioni esterne.

  1. Spuntare i capelli fino ad eliminare le estremità rovinate. Serve per rivitalizzare e rinforzare il bulbo.
  2. Mantenere il più basso possibile la temperatura del phon e delle piastre.
  3. Dopo il lavaggio risciacquare i capelli con dell’acqua minerale. Si portano via, in questo modo, i residui di calcare.
  4. Aggiungere qualche goccia di aceto di mele o mezzo limone spremuto nell’acqua minerale. Riequilibra il pH e ne intensifica la lucentezza.

E, infine, anche a tavola presta attenzione. È fondamentale mantenersi idratati bevendo molta acqua e osservando una dieta ricca di fibre e vitamine.