Pasqua, parola d’ordine equilibrio

La tradizione è garantita anche senza esagerazioni a tavola. A risentire sono soprattutto stomaco e intestino. Non solo la linea.

Seconda Pasqua in restrizione. Ma non per seguire una dieta ferrea, bensì per la diffusione del Covid che ancora corre troppo veloce. Nonostante il virus, la Pasqua rimane nella nostra tradizione una ricorrenza importante, un tripudio di gusti e sapori.

Colomba, uova di cioccolato, agnello. Come da rito, il pranzo di Pasqua e Pasquetta si festeggia a tavola con parenti e amici. Il menù prevede lauti pasti, ricchi di grassi che mettono a dura prova stomaco e intestino. Senza contare la forma fisica e l’ago della bilancia.

La chiave è l’equilibrio

Reflusso, acidità, pesantezza di stomaco e cattiva digestione sono i disturbi più frequenti. Il motto è quindi “Equilibrio”. Significa mangiare bene senza rinunce, ma con moderazione, ascoltando il proprio senso di pienezza e sazietà. Se la strategia sarà mangiare con equilibrio, si eviteranno anche i digiuni  dei giorni successivi, complici i sensi di colpa. Alternare grandi abbuffate a drastici deficit calorici sottopongono il nostro apparato gastrointestinale a forti stress. E di stress, nel contesto pandemico attuale, ne abbiamo già abbastanza.

Il lato dolce delle regole

Sono diversi gli esperti e le associazioni nutrizionali che dispensano consigli su come fronteggiare il tour gastronomico delle feste.

La prima regola è appunto quella di non esagerare con le quantità ed evitare di farsi tentare da dolci e frutta di fine pasto, se ci si sente già sazi a metà pasto. Potremo decidere di goderne la mattina successiva a colazione quando il fabbisogno calorico è maggiore e ci sarà un intero giorno a disposizione per smaltire.

Se poi si è soliti a soffrire di reflusso e acidità, il consiglio è di non consumare pasti troppo velocemente che causano gonfiore e aerofagia. Masticare bene e lentamente favoriscono al contrario la digestione.

Gli eccessi, come sempre, sono proibiti. Quindi sì a sale e ad alcolici, ma se congrui. Il sale non deve essere uno stigma, ma usato con parsimonia per non causare innalzamenti della pressione arteriosa e rendere difficoltosa la digestione. Stessa cosa per l’alcool. Un bicchiere di vino, specie se rosso, è un toccasana per il sistema cardiocircolatorio, ma se si eccede con la misura può al contrario favorire reflusso acido e bruciore di stomaco.

Altri suggerimenti si fondano tutti sul limite da imporre a sé stessi. Quindi non rinunce ma senso della misura in tutto:

  • Occhio ai condimenti: se possibile, meglio evitare condimenti come panna, besciamella e burro che appesantiscono lo stomaco e rendono i cibi particolarmente ricchi di grassi. L’ideale è preparare salse e sughi sostituendo la panna con la ricotta o con lo yogurt.
  • Non mangiare troppi fritti: l’eccessivo consumo di alimenti fritti sottopone il corpo a uno sforzo eccessivo e aumenta la produzione dei radicali liberi, tra i principali responsabili dell’invecchiamento e delle tossine che si accumulano nell’intestino. Conseguenze? Meteorismo, costipazione e talvolta diarrea, con sovraccarico anche del fegato.
  • Limitare i cibi piccanti: precisiamo, le spezie possono essere un prezioso complemento nutritivo che, oltre a dare più gusto ai cibi, presentano numerose proprietà benefiche e terapeutiche. Ma come per tutte le cose, esagerare diventa dannoso. Soprattutto nei soggetti che sono soliti soffrire di colon irritabile, il consumo in grandi quantità di pepe e peperoncino può aumentare il rischio di problemi all’apparato gastrointestinale.
  • Non bere troppo caffè: la caffeina può incidere in maniera negativa sulla pressione arteriosa oltre che favorire il reflusso acido, soprattutto dopo un ricco pranzo. È preferibile, dunque, sostituire il caffè con tisane e infusi digestivi a base di finocchio, carciofo e altri fiori calmanti.
  • Prediligi il cioccolato fondente: siamo all’uovo, uno dei simboli dolci di Pasqua. Meglio scegliere soprattutto quello fondente, che fa bene all’umore e svolge un’importante azione antiossidante. E se parliamo di colomba limitarsi a una fetta sottile, all’occasione.
  • Fare attività fisica: una semplice passeggiata, o in bicicletta, dopo lunghi pranzi favorisce la digestione e aiuta a consumare le calorie assunte in eccesso. Fare un po’ di sana attività fisica resta l’arma migliore per ritrovare il benessere quotidiano. Con moderazione, senza dimenticare che si è a stomaco pieno.